Σάββατο 14 Απριλίου 2012

Architettura leggera o luminosa

Light Architecture - New Edge City, Gianni Ranaulo
Volume della collana The ITRevolution in Architecture, a cura di Antonino Saggio


Gianni Ranaulo in suo libro descrive la Light Architecture come un tentativo di unire lo spazio virtuale con lo spazio reale, creando così un'unica dimensione la “stereorealtà”. Dal momento che il mondo cambia rapidamente in tutti i suoi aspetti, l'architettura deve anche essa essere rapida. L'architetto deve seguire questa evoluzione del mondo e trovare soluzioni nuove e rapide. Per esempio, la trasparenza che appare negli edifici degli anni '80 era l'unico concetto innovativo, che però genera tanti risultati positivi e porta anche ad un'architettura high-tech.
Vediamo che oggi c'e la tendazione dell'uomo di tornare nelle città, ma nello stesso tempo ha bisogno della natura e della tecnologia. Questi sono dei cambiamenti che devono essere considerati dall'architettura e usati come vantaggio. Gli elementi che hanno provocato dei cambiamenti nel campo dell'architettura sono: l'automobile che l'ha fatta rapida e in movimento, l'elettricità che ha dato vita agli edifici e alle città di notte e la pubblicità che ha cambiato la sua immagine (im. 1).


1.Sarah Morris, Midtows Series, 1999

Lo scopo di questa nuova architettura è la creazione di opere anche provisorie, che forse hanno una durata di vita limitata, ma invece sono perfettamente posizionate al proprio contesto. L'idea di creare una “stereorealtà” non è nient'altro dalla creazione di una prospettiva stereoscopica che allo stesso tempo sia quello dello spazio reale e quella dello spazio virtuale. In realtà, tanti sono i film che usando l'integrazione tra reale e virtuale mostrano la città del futuro. Una città che che si consiste da tutti gli elementi reali come il centro,le periferie ecc ma èanche una città che usa tutte le tecnologie nuove.
Una prima approssimazione di queste idee è il Media Building (im. 2). Si tratta di un edificio i cui facciate sono degli schermi che permettono lo scambio di informazioni a livello urbano. Questo è il modo con cui l'architettura diventa l'informazione.


2. Gianni Ranaulo, Media Building Piazza Garibaldi, Napoli, 2000

Questa tendenza architettonica gioca con il termine light che assume diversi significati, come quello della luce o della leggerezza dei materiali. Le costruzioni caratterizzate da questo tipo di architettura si dividono in tre categorie: la leggerezza, il movimento e l'informazione e ognuna di esse viene suddivisa in alltre categorie.
La prima viene contradistinta in leggerezza concettuale , nella quale cerchiamo la leggerezza in un unico concetto (im. 3). Poi, esiste la leggerezza costruttiva che applica gli aspetti di luce e leggerezza a costruzioni che si sovrappongono a strutture fisse e pesanti (im. 4). E la leggerezza immateriale, dove l'uso di luce e acqua è l'elemento più importante.

                          

                              3.Gianni Ranaulo e Hugh Dutton,        4. Gianni Ranaulo, Night & Day,
                                         Asi, Roma, 2000                                 Alcamo,1992-94

Il movimento permette la trasfigurazione di uno spazio e si distingue in concettuale, informatico ed effettivo. Nel primo appartengono interventi caratterizzati da un movimento di tipo concettuale (im. 5). Nel secondo Ghery ed Eiseneman sono gli esponenti più rappresentativi che hanno anche creato il nuovo linguaggio digitale (im.6).


                            5. Porto di Lorient, Gianni Ranaulo      6. Frank O. Gehry, Guggenheim
                                1998                                                       Museum, Bilbao, 1997

Nell'ultima categoria dell'informazione appartiene il Media Building, dove il vetro della facciata interattiva multimediale è il confine tra il mondo reale e il mondo virtuale (im.7).


7.Renzo Piano, KPN Telecom, Rotterdam, 2000

Σάββατο 7 Απριλίου 2012

Sostanze



"La modernità è quella che fa della crisi un valore e suscita un'estetica di rottura [...] un'estetica di rottura e di cambiamento implica in questo contesto che il livello estetico rappresenti qualcosa di molto diverso sia dalle nozioni di bello sia da quella di stile." , dal libro “Introduzione alla Rivoluzione Informatica” di Antonino Saggio.

Leggendo questo punto del testo mi vengono in mente tutti i cambiamenti successi nella storia del mondo in generale e dell'architettura in particolare. Come Toffler descrive nel suo libro “La terza ondata” l'umanità dopo aver passato dall'era agricola, all'era industriale e adesso all'era dell'informazione, così cambia anche il campo dell'architettura. Qualquno si può fare la domanda: Ma perchè succede questo? Perchè è necessario che cambia anche l'architettura?
Perchè cambiano le esigenze dell'uomo. Da quanto esiste sono nate diverse civiltà, usi, mode e stili architettonici ed è logico che nascono delle domande tipo: perché preferiamo uno stile a un altro, perché ciò che per noi è bello per altri non lo è, perché cambiamo opinione su ciò che giudichiamo bello, cosa ricerchiamo in una casa? I gusti dell'uomo cambiano con la cultura e il trascorrere dei secoli. Nell'800 gli edifici parlavano di privilegi aristocratici, nel '900 del futuro e oggi di che cosa parlano? Come un'edificio oggi è ben progettato?
Si tratta di domande che forse non hanno risposta. Ma la bellezza che una volta era il compito primario di un architetto oggi è scomparsa. Ogni edificio mostra la vita delle persone che lo abitavano e in particolare il genere di vita. L'impulso architettonico sembra legato a un desiderio di comunicare, di dichiararsi al mondo tramite il linguaggio degli oggetti, dei colori e dei mattoni.
In architettura non è niente bruto, è forse nel posto sbagliato o nella misura sbagliata, ma l'equilibrio di un'architettura che caratteriziamo con il termine “bello” è uno proprio stato di salute mentale.

Κυριακή 25 Μαρτίου 2012

Cinque Domande

1. Nella frase "Storia Moderna" cosa rappresenta la parola "Moderna"?
    a. la data
    b. un cambiamento positivo nella storia
    c. un valore
    d. un'estetica
    e. qualcosa bello

2. Chi è l'autore del libro "The third wave"?
    a. John Smith
    b. Ernest Hemingway
    c. Norman Mailer
    d. Alvin Toffler
    e. Jonathan Franzen

3. Secondo il libro della domanda precedente cosa rappresenta la seconda onda?
    a. l'epoca dell'agricoltura
    b. l'epoca dell'informazione
    c. l'antichità
    d. il gotico
    e. l'epoca dopo la rivoluzione industriale

4. Quale è la prima opera che alla domanda "Chi sei?" può rispondere "Esisto attraverso la figura"?
    a. Opera House di Sidney di Utzon
    b. Museo Kiasma di Holl
    c. Museo ebraico di Berlino di Libeskind
    d. MAXXI di Zaha Hadid
    e. il Palazzetto dello Sport di Nervi

5. Nella stessa domanda che cosa risponde il Palazzo Farnese?
    a. Esistto in quanto funziono
    b. Esisto in quanto inspiro
    c. Esisto in quanto rappresento
    d. Esisto in quanto informo
    e. Esisto attraverso la figura

La Liberazione della Forma


   Durante la metà degli anni cinquanta viene diffuso l'uso del cemento armato come elemento di costruzione. Le nuove tecniche di costruzione in cemento armato permettono agli architetti e agli ingegneri di creare edifici con forme abbastanza più libere rispetto a queli degli anni precedenti.
   EduardoTorroja, ingegnere e costruttore spagnolo, lega nelle sue opere il ragionamento sulla forma con la ricerca di soluzioni plastiche affascinanti.
   Nello stesso tempo in Italia, Riccardo Morandi si sforza nella ricerca plastica e nel ritmo delle potenti travature a sezione variabile. Infatti, le sue strutture, che sembrano raggelate a un momento prima del crollo, sarebbero irrealizzabili senza l'uso del cemento armato precompresso.
   In America, l'iniziativa di costruire in cemento armato appartiene al finlandese Eero Saarinen. Nel lavoro, la sua filosofia è “Per ogni progetto un idea” e quindi, non ha uno stile proprio e riconoscibile. In alcune sue opere come il Campus del MIT a Cambrige o lo stadio di pattinaggio a New Haven si vede l'uso del cemento armato in rapporto con la fluidità della creazione degli spazi e l'interesse di Saarinen verso la forza plastica e organica delle strutture.
   L'opera che è stata riconosciuta come il primo simbolo dell'architettura come conseguenza della rivoluzione degli anni venti, è l'Opera House di Sidney in Australia, del nordico Jorn Utzon. Con quest'opera Utzon apre una nuova strada per l'architettura la quale deriva da diverse ragioni. La prima è che l'architettura nordica presenta un monumento come una celebrazione tra uomo e natura. La seconda è che lui è interessato verso le forme naturali del volo e del movimento e vuole sperimentarsi in nuove forme costruttive. La terza ragione è che Utzon ha un interesse per l'uomo nelle sue diverse manifestazioni e sfaccettature sociali. E infine, lui è un architetto della terza generazione, cioè, usa le capacità delle nuove tecniche costruttive cercando di sostituire tramite un metodo sperimentale le ideologie della generazione precedente.

ITCAAD 2012